La topografia lunare

Definizione

La topografia è una branca della geografia che si occupa della descrizione dettagliata e della rappresentazione grafica della forma e delle caratteristiche della superficie terrestre.

La topografia lunare, di contro, si riferisce alla descrizione delle caratteristiche del suolo e del rilievo presenti sulla Luna. Questa disciplina studia, ad esempio, la posizione dei mari lunari, dei crateri, delle catene montuose e di altre formazioni geologiche sulla superficie del nostro satellite naturale. La comprensione della topografia lunare è essenziale per gli osservatori astronomici e gli studiosi che vogliono identificare e studiare le varie caratteristiche presenti sulla Luna.

La topografia lunare

La Luna, il nostro affascinante satellite naturale, rivela la sua luminosità in varie fasi, determinate dalla posizione relativa della Luna stessa, della Terra e del Sole. Quando la Luna si trova tra la Terra e il Sole, si verifica il novilunio o Luna Nuova. Nel caso in cui la linea retta dalla Terra alla Luna sia perpendicolare a quella dalla Terra al Sole, si manifestano le fasi del Primo Quarto e dell’Ultimo Quarto. Quando la Luna si trova dalla parte opposta del Sole rispetto alla Terra, si ha il Plenilunio o Luna Piena, caratterizzato da una completa illuminazione.

FIG.1 – Le fasi lunari



I giovani appassionati che si dedicano all’osservazione della superficie lunare tramite mappe recenti potrebbero essere confusi dalla particolare disposizione delle caratteristiche lunari. Fin dall’antichità, l’est è stato associato al punto dove il Sole sorge, mentre l’ovest rappresenta il luogo del suo tramonto. Di conseguenza, crateri come Aristarchus, Gassendi e Grimaldi si trovano nella metà orientale del disco lunare, mentre il Mare Crisium, Atlas, Endymion e altri sono situati nella metà occidentale.

Questa convenzione è stata per la prima volta osservata nel manoscritto illustrato di William Gilbert del 1600, dove Mare Imbrium era indicato come ‘Regio Magna Orientalis’, mentre l’area dei Mari Serenitatis/Tranquillitatis/Fecunditatis era denominata ‘Regio Magna Occidentalis’. Questo standard è rimasto invariato fino all’era spaziale, di conseguenza, nel 1961, l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha raccomandato che le mappe lunari e altre carte celesti seguissero l’orientamento terrestre, con il Nord in alto, l’Est a destra e l’Ovest a sinistra.

FIG.2 – Mosaico del Lunar Reconnaissance Orbiter Camera, centrato sul bacino Orientale. La distanza tra il centro del mosaico e un angolo è di circa 2000 km [Cortesia:NASA/GSFC/Arizona State University]

 

Il fatto che Mare Orientale, che si estende oltre il lembo orientale tradizionale, sia così nominato indica che il suo nome è stato assegnato prima del 1961. Tuttavia, in alcuni articoli e mappe più datate, l’ovest potrebbe essere indicato verso il Mare Crisium, aggiungendo ulteriore complessità all’interpretazione delle informazioni topografiche lunari.

FIG.3 – Mappa generata con Virtual Moon Atlas –https://www.ap-i.net/avl/en/start

 

 

Atlanti suggeriti

Per esplorare e comprendere meglio la superficie lunare, l’acquisto di un atlante lunare di qualità rappresenta uno strumento essenziale per gli osservatori. Raccomandazioni come “21st Century Atlas of the Moon di Charles A. Wood (Autore), Maurice J. S. Collins (Autore)” o “The Hatfield Photographic Lunar Atlas ” di Jeremy Cook

Nel riconoscimento delle caratteristiche lunari, è cruciale considerare che in osservazioni telescopiche senza l’uso di un prisma diagonale, il sud appare in alto, il nord in basso, con l’est lunare a sinistra e l’ovest a destra. La comprensione di questa prospettiva topografica è fondamentale per interpretare correttamente le mappe e le immagini lunari.

Bibliografia

  • Osservare la Luna di Piergiovanni Salimbeni e Raffaello Lena – Edizioni Sirio
  • Mare Orientale: the Eastern Sea in the West – Discovery and nomenclature – Richard Baum & Ewen A. Whitaker
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista iscritto all'ordine professionale dei giornalisti della Lombardia. Appassionato di Geologia lunare e osservazione lunare sin dagli anni Novanta è stato Coordinatore del Geological Lunar Researches Group e Responsabile della Allerta TLP ( Transient Lunar Phenomena) per la BAA. Attualmente è direttore de "La Rivista della Luna" e tester di ottiche astronomiche e naturalistiche sugli altri siti di sua proprietà www.binomania.it e www.termicienotturni.it.

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