Pechino, 4 giugno 2024
La sonda cinese Chang’e-6 ha iniziato il suo viaggio di ritorno verso la Terra, dopo essere decollata dal lato nascosto della Luna. Questa impresa segna un passo significativo per l’agenzia spaziale nazionale cinese (CNSA), che si avvicina così a diventare il primo ente a riportare campioni lunari dal lato oscuro della Luna, una zona permanentemente nascosta alla vista dalla Terra.
Chang’e-6 ha lasciato la superficie lunare alle 7:38 ora locale (23:38 GMT) dopo aver completato con successo la raccolta dei campioni tra il 2 e il 3 giugno. Secondo la CNSA, la sonda ha superato con successo le difficili condizioni ambientali, comprese le alte temperature del lato nascosto della Luna.
Allunaggio nel bacino Aitken del Polo Sud
Il 2 giugno 2024, la combinazione lander-ascender della sonda Chang’e-6 è allunata con successo nel bacino del Polo Sud-Aitken (SPA), una delle aree più antiche e profonde della Luna, alle 6:23 ora di Pechino. Supportata dal satellite relè Queqiao-2, la sonda ha raggiunto l’area di allunaggio designata con precisione, sfruttando un sistema autonomo di evitamento visivo degli ostacoli per selezionare un sito sicuro.
Tecnologia avanzata per una missione pionieristica
Chang’e-6 è costituito da un orbiter, un returner, un lander e un ascender. Dal suo lancio il 3 maggio 2024, ha attraversato varie fasi come il trasferimento Terra-Luna, il “moon-braking”, l’entrata nell’orbita lunare e la discesa all’allunaggio. La combinazione lander-ascender si è separata dalla combinazione orbiter-returner il 30 maggio, per poi iniziare la discesa alle 6:09 del 2 giugno.
Durante la discesa, è stato utilizzato un motore principale a spinta variabile e un sistema autonomo in grado di evitare gli ostacoli, con una telecamera a luce visibile che ha selezionato l’area di allunaggio in base alla luminosità e all’oscurità della superficie lunare. Inoltre, uno scanner laser 3D ha rilevato ostacoli sulla superficie lunare per selezionare il sito di allunaggio finale, garantendo un allunaggio sicuro e preciso.
Campionamento e raccolta di rocce e dati
Dopo l’allunaggio, la sonda ha completato il campionamento in due soli giorni, utilizzando uno speciale trapano per raccogliere campioni del sottosuolo e un braccio robotico per catturare campioni sulla superficie. La raccolta dei campioni lunari è stata seguita con grande interesse dalla comunità scientifica internazionale, con l’obiettivo di fornire nuove informazioni sulle origini del sistema solare.
Innovazioni tecnologiche e sfide
La missione Chang’e-6 ha rappresentato una svolta nella tecnologia di progettazione e controllo dell’orbita retrograda lunare, puntando a realizzare tecnologie chiave di raccolta e campionamento intelligente e rapido, nonché di decollo e ascesa dal lato nascosto della Luna. Il sito di allunaggio nel bacino Apollo, situato all’interno del bacino SPA, è stato scelto per il suo potenziale valore scientifico e le condizioni favorevoli di allunaggio
Il terreno sul lato nascosto della Luna è più accidentato rispetto al lato visibile, con meno aree pianeggianti. Tuttavia, il bacino Apollo è relativamente più pianeggiante, favorendo l’allunaggio sicuro della sonda. Il lander è dotato di sensori multipli, inclusi sensori a microonde, laser e ottici, per misurare la distanza e la velocità e identificare gli ostacoli sulla superficie lunare. Inoltre, sensori di raggi gamma sono stati utilizzati per misurare l’altezza attraverso i raggi delle particelle, garantendo un allunaggio perfetto.
Efficienza nella raccolta automatizzata dei campioni lunari
Per ridurre il tempo di campionamento e migliorare l’efficienza, il team di sviluppo ha reso questo processo più intelligente, consentendo a Chang’e-6 di eseguire istruzioni e formulare giudizi in modo autonomo. Questo approccio ha ridotto il numero di istruzioni inviate dalla Terra durante il campionamento, migliorando significativamente l’efficienza operativa.
Durante la missione Chang’e-5, furono inviate circa 1.000 istruzioni. Per Chang’e-6, il numero è stato ridotto a circa 400, rendendo il processo più rapido ed efficiente. Il personale tecnico ha lavorato intensamente presso il Centro di controllo aerospaziale di Pechino (BACC) per garantire il successo della missione.
Una grande prospettiva per il futuro
Il ritorno dei campioni lunari sulla Terra è previsto per il 25 giugno nella regione della Mongolia Interna. La missione Chang’e-6 rappresenta non solo un successo per la Cina, ma anche un contributo significativo alla ricerca spaziale globale. Il lavoro della CNSA continua a spingere i confini dell’esplorazione spaziale, offrendo nuove opportunità per la collaborazione scientifica internazionale e aprendo la strada a future missioni verso la Luna e oltre.
Questa missione pionieristica non solo arricchisce il patrimonio scientifico dell’umanità, ma dimostra anche il crescente ruolo della Cina nell’esplorazione spaziale. Con il supporto di tecnologie avanzate e una strategia ben pianificata, Chang’e-6 segna un capitolo importante nella storia dell’esplorazione lunare e rafforza la posizione della Cina come leader nelle missioni spaziali innovative.