Konstantin Eduardovic Ziolkovski e la sua incredibile intuizione

Konstantin Eduardovic Ziolkovski, all’età di 23 anni, insegnava presso una scuola elementare a Kaluga, anche se la sua infanzia era stata segnata dalla sordità causata dalla scarlattina. Nonostante le difficoltà, aveva studiato con determinazione chimica, fisica, astronomia e meccanica a Mosca, e sovente era costretto a sacrificare i pasti per poter pagare i corsi scolastici.

Inviò alcuni suoi scritti alla Società di chimica e fisica di Pietroburgo riguardanti la teoria dei gas e la velocità della luce, ma all’inizio furono accolte con disprezzo dai professori della Società, indignati per la presunta mancanza di originalità. Tuttavia, dopo una più attenta lettura, si resero conto che Ziolkovski aveva elaborato queste teorie in modo indipendente, ignorando del tutto i contributi precedenti di altri studiosi.

FIG.1 – Konstantin Eduardovic Ziolkovski

Mendeleief, notò per  primo il suo  genio e fu incaricato di comunicare a Ziolkovski l’interesse della Società per i suoi lavori e il desiderio di conoscere eventuali altri contributi. Successivamente, la Società gli offrì un contributo finanziario e raccolse fondi tra i lettori di alcuni giornali che avevano pubblicato i suoi risultati di ricerca.

Questo fu il punto di partenza per Ziolkovski, il primo a concepire scientificamente un veicolo adatto a viaggiare nello spazio. La sua intuizione lo portò a sviluppare il concetto del razzo pluristadio, che si dimostrò rivoluzionario nel campo dell’esplorazione spaziale.

FIG.2 – Konstantin Eduardovic Ziolkovski posa accanto a uno dei suoi progetti

La sua visione del razzo come un mezzo di trasporto che non richiedeva un supporto esterno fu un’idea geniale, che contribuì significativamente allo sviluppo dell’astronautica. Ziolkovski fu un pioniere nel campo della razzo propulsione, ma il suo lavoro non ottenne il riconoscimento che meritava fino a molti anni dopo la sua morte. Fu solo nel 1924 che il governo sovietico pubblicò il suo articolo del 1898-1903 intitolato “Il razzo nello spazio cosmico”, e nel 1935 ricevette un pubblico riconoscimento da parte di Stalin.

Ziolkovski morì all’età di 79 anni, ma il suo lascito nell’esplorazione spaziale rimane indelebile.

Piergiovanni Salimbeni è un giornalista iscritto all'ordine professionale dei giornalisti della Lombardia. Appassionato di Geologia lunare e osservazione lunare sin dagli anni Novanta è stato Coordinatore del Geological Lunar Researches Group e Responsabile della Allerta TLP ( Transient Lunar Phenomena) per la BAA. Attualmente è direttore de "La Rivista della Luna" e tester di ottiche astronomiche e naturalistiche sugli altri siti di sua proprietà www.binomania.it e www.termicienotturni.it.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *